CREDITO D’IMPOSTA RICERCA E SVILUPPO, INNOVAZIONE TECNOLOGICA E DESIGN
Il Credito d’Imposta ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica e design sostituisce il vecchio Credito d’Imposta R&S e prevede aliquote diverse in relazione al tipo di attività svolta. A differenza del precedente, viene calcolato sul valore complessivo della spesa e non più sul valore incrementale, viene esteso anche ad attività di innovazione e design e prevede una maggiorazione per progetti in ambito Industria 4.0 e Green.
Chi può richiedere il Credito d’Imposta Ricerca e Sviluppo 2020?
Possono richiedere il contributo tutte le imprese di qualsiasi dimensione ed appartenenti a qualsiasi settore produttivo.
Come funziona il contributo?
Le imprese possono richiedere il Credito d’Imposta ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica e design per 4 tipologie di attività, ciascuna della quali prevede un’aliquota diversa:
- attività di ricerca fondamentale, ricerca applicata e sviluppo sperimentale in campo scientifico e tecnologico – credito d’imposta pari al 12% nel limite massimo di 3 milioni di €;
- attività di innovazione tecnologica, finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati- credito d’imposta pari al 6% nel limite massimo di 1,5 milioni di €;
- attività di innovazione tecnologica, finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati per il raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0 – credito d’imposta pari al 10% nel limite massimo di 1,5 milioni di €;
- attività di design e ideazione estetica – credito d’imposta pari al 6% nel limite massimo di 1,5 milioni di €.
Quali sono le spese ammissibili?
- spese di personale impiegato in attività di Ricerca Sviluppo e Innovazione;
- quote di ammortamento relative ai beni materiali mobili e dei software utilizzati nei progetti di Ricerca Sviluppo e innovazione;
- contratti di ricerca extra-muros con Università, enti di ricerca o altre imprese;
- costi per servizi di consulenza e servizi equivalenti inerenti alle attività di Ricerca Sviluppo e Innovazione svolte;
- costi per materiali, forniture impiegati nelle attività di Ricerca Sviluppo e Innovazione.
Le spese sostenute nell’esercizio 2019 rientrano nella vecchia normativa. Le novità fanno riferimento alle spese sostenute nel 2020. Inoltre, le spese sostenute dovranno essere attestate da apposita certificazione dei costi e dovrà essere redatta una relazione tecnica in merito alle attività di Ricerca Sviluppo e Innovazione.
NOVITA’
Con la Circolare n.14 del 18 maggio 2022 l’Agenzia delle Entrate conferma:
- l’obbligo per le imprese beneficiarie di possedere il DURC regolare;
- l’esclusione delle attività svolte su commesse estere.
Aggiornato al 18.05.2022