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Recovery Plan e Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

Recovery Plan

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Approvato il testo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

Il Consiglio Ue dell'Economia e delle Finanze (ECOFIN) ha dato il via libera al Piano di Ripresa e Resilienza dell'Italia e altri 11 Paesi.

Il 22 Giugno 2021 la Commissione UE ha dato il via libera al PNRR italiano, precedentemente approvato dal Consiglio dei Ministri il testo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e inviato a Bruxelles lo scorso 30 Aprile 2021.

Complessivamente, il Piano vale 235 miliardi di €, comprendendo anche il Fondo Complementare, che ammonta a oltre 30 miliardi di € e grazie al quale potrà essere realizzato parte del Piano Transizione 4.0, e le risorse del React-EU.

Si tratta di un’occasione di crescita unica per l’Italia perché prevede opportunità di sviluppo, investimenti e riforme con una portata inedita.

Qual è l’obiettivo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza?

Gli obiettivi del PNRR italiano seguono i tre obiettivi chiave di Next Generation EU e sono:

  • Digitalizzazione e innovazione, ovvero lo sviluppo di un’economia più competitiva, innovativa e avanzata dal punto di vista tecnologico e digitale;
  • La transizione verde in ottica di economia circolare;
  • L’inclusione sociale.

Trasversalmente ai 3 pilastri fondanti, la priorità è il raggiungimento di una maggiore equità di genere, territoriale e generazionale.

Quali sono le 6 missioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza?

Il PNRR si articola in 6 missioni per ciascuna della quali è previsto un diverso stanziamento di fondi e specifici obiettivi da raggiungere. Ogni missione, poi, si articola in diverse linee di intervento che comprendono progetti, investimenti e riforme collegate.

Le 6 missioni sono:

 

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Cosa cambia per le aziende?

La linea più interessante per gli investimenti delle imprese italiane è la Componente 2 della Missione 1, ovvero “Digitalizzazione, innovazione e competitività nel sistema produttivo”. A questa linea sono stati destinati 24,30 miliardi di € ai quali vanno aggiunti 5,88 miliardi di € del Fondo Complementare. Gli obiettivi di questa componente sono:

  • Favorire la transizione digitale e l’innovazione del sistema produttivo incentivando gli investimenti in tecnologie avanzate, ricerca e innovazione;
  • Realizzare investimenti per le connessioni ultraveloci in fibra ottica 5G;
  • Rafforzare la partecipazione allo sviluppo dell’economia dello spazio e i sistemi di osservazione della Terra per il monitoraggio dei territori;
  • Promuovere lo sviluppo e la competitività delle imprese italiane anche sui mercati internazionali, anche attraverso strumenti finanziari innovativi.

Una buona parte del fondo, spetta al Piano Transizione 4.0 che comprende una serie di incentivi e agevolazioni fiscali che supportano le imprese che investono in innovazione e digitalizzazione. Le imprese, infatti, sono cardine e fondamento della Ripresa dell’economia italiana post-pandemia. L’aumento della produttività e la maggior efficienza, infatti, contribuiranno ad incrementare la competitività e la sostenibilità delle filiere produttive.

Il 23 giugno 2021 il MISE ha approvato il primo decreto di attuazione della riforma della proprietà industriale, prevista dal PNRR. Le linee di intervento strategiche sulla proprietà industriale per il triennio 2021- 2023 rappresentano il primo provvedimento di attuazione in Italia del PNRR, in particolare della missione 1, componente 2 “Digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo”.

Inoltre, un’altra importante parte dei fondi stanziati per la Componente 2 della Missione 1 riguarda le politiche industriali di filiera e l’internazionalizzazione

Nel Decreto Sostegni Bis, in corso di conversione in legge entro il prossimo 24 luglio 2021, è stato rifinanziato il FONDO 394/81 gestito dal SIMEST che supporta le imprese con finanziamenti agevolati, di cui una quota a fondo perduto, che investono in export e internazionalizzazione.

Quando arriveranno i fondi?

La Commissione Europea ha valutato il PNRR sulla base dei criteri stabiliti nel regolamento del Recovery Fund e il 22 giugno 2021 ha dato il via libera al PNRR dell’Italia e di altri 11 Paesi. È in arrivo la prima tranche di risorse per l’Italia che ammonta a 25 miliardi di €.

 

In conclusione, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è davvero un’occasione unica per il sistema produttivo italiano che ha tutte le potenzialità per sfruttarlo al meglio e garantire un livello di crescita e competitività elevato.

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