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Fondo Impresa Donna: dal Mise 200 milioni di € per l'imprenditoria femminile

Il 14 Dicembre è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che ha reso operativo il Fondo Impresa Donna, ripartendo le risorse complessive in ciascuno degli interventi ammissibili. Il Fondo comprenderà numerosi finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto a supporto dell’imprenditoria femminile. L’obiettivo è quello di rafforzare la partecipazione delle donne al mondo imprenditoriale, incentivando l’avvio di nuove attività imprenditoriale e la realizzazione di progetti innovativi.

A quanto ammonta la dotazione finanziaria?

Il Fondo Impresa Donna ha una dotazione iniziale di 40 milioni di € equamente divisi per gli anni 2021 e 2022. Le risorse sono ripartire a seconda dell’intervento:

  • Nascita di nuove imprese: 8.200.000 €;
  • Consolidamento di imprese già esistenti25.600.000 €;
  • Azioni per la diffusione della cultura e la formazione imprenditoriale femminile: 6.200.000 €.

 

Il 1° febbraio è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto MISE che prevede uno stanziamento complessivo pari a 400.000.000 € finanziati dal PNRR, a sostegno dell’imprenditoria femminile. Di questi 400 milioni di €, ben 160 milioni di € sono stati destinati al Fondo Impresa Donna. Il Decreto stabilisce che almeno il 40% delle risorse sarà destinato al finanziamento di progetti da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia,Sardegna e Sicilia.

Si tratta, quindi, di una misura di fondamentale importanza perché grazie alla sua attuazione si potrà raggiungere, nei tempi prestabiliti, un ulteriore obiettivo tra quelli previsti nel PNRR (Missione 5 “Inclusione e Coesione”).

>> scopri qui quanti obiettivi dobbiamo raggiungere nel 2022

Quali sono le spese ammissibili?

Le imprese possono usufruire delle agevolazioni previste dal Fondo Impresa Donna per:

  • impianti, macchinari e attrezzature nuove di fabbrica;
  • immobilizzazioni immateriali;
  • servizi cloud per la gestione aziendale;
  • personale dipendente, assunto a tempo indeterminato o determinato dopo la data di presentazione della domanda e impiegato nell’iniziativa agevolata.

 

Come funziona il Fondo Impresa Donna?

La misura finanzierà programmi di investimento da realizzare entro due anni e con un tetto di spese ammissibili di 250.000€ per le nuove imprese e fino a 400.000 € per quelle già esistenti.

Il Fondo Impresa Donna comprenderà:

  • contributo a fondo perduto per avviare imprese femminili;
  • finanziamenti agevolati;
  • incentivi per rafforzare le imprese femminili costituite da almeno 36 mesi;
  • percorsi di assistenza tecnico-gestionale;
  • investimenti nel capitale per start-up e PMI innovative.

 

A quanto ammonta il contributo?

Il decreto prevede un diverso contributo in base alla tipologia di impresa:

1-Incentivo per la nascita di nuove imprese

  • Per investimenti fino a 100.000 €: è previsto un contributo a fondo perduto dell’80% fino a 50.000 €. Per le donne disoccupate la percentuale massima di copertura sale fino al 90%
  • Per gli investimenti da 100.000 € a 250.000 €: è previsto un contributo a fondo perduto del 50 %

2-Incentivo per il consolidamento di imprese già esistenti:

  • Per le imprese costituite da meno di un anno e fino a 3 anni: incentivo pari al 50% a fondo perduto e per l’altro 50% come finanziamento agevolato di 8 anni a tasso zero, fino all’80% delle spese ammissibili;
  • Per le imprese con più di 3 anni: sono previsti contributi a fondo perduto per le spese di capitale circolante, finanziamento agevolato per le spese di investimento, voucher fino a 5.000 € per impresa per assistenza tecnica e di gestione dell’impresa.

Chi può beneficiare degli incentivi previsti dal Fondo Impresa Donna?

Possono richiedere il contributo lavoratrici autonome e imprese appartenenti alle seguenti categorie:

  • cooperative e società di persone con almeno il 60% di donne socie;
  • società di capitale con quote e componenti di CDA per almeno due terzi di donne;
  • imprese individuali la cui titolare è una donna;
  • lavoratrici autonome che aprono Partita IVA entro 60 giorni dall’esito positivo della domanda;
  • persone fisiche che intendono avviare la domanda, purché trasmettano la documentazione dell’avvenuta costituzione entro 60 giorni dalla comunicazione positiva della valutazione della domanda.

Le imprese devono avere sede legale e/o operativa in Italia ed essere costituite da meno di un anno.

 

Con il comunicato Mise del 30 marzo sono state pubblicate le date per la presentazione delle domande:

1.Per l’avvio di nuove imprese femminili o costituite da meno di 12 mesi

  • Compilazione delle domande: dal 5 maggio 2022;
  • Presentazione della richiesta di contributo: dal 19 maggio 2022.

 

2. Per lo sviluppo di imprese femminili costituite oltre 12 mesi:

  • Compilazione delle domande: dal 24 maggio 2022;
  • Presentazione della richiesta di contributo: dal 7 giugno 2022.

Con il comunicato Mise del 7 giugno si è disposta la chiusura dello sportello per esaurimento delle risorse. Le domande presentate dalle imprese femminili attive da oltre un anno sono 8.095 . 

 

Leggi il comunicato del Mise.

Aggiornato al 08.06.22

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