Bando imprese Borghi
PNRR Bando imprese borghi - oltre 188 milioni di € per la rigenerazione
Con una dotazione di 188.309.778 € provenienti dal PNRR il Ministero della Cultura ha pubblicato il Bando Imprese Borghi per aumentare l’attrattività dei borghi storici.
Quale incentivo prevede il bando?
Il Bando Imprese Borghi prevede la concessione di un contributo a fondo perduto fino al 90%, per un importo massimo pari a 75.000 €.
Tale percentuale è elevabile al 100%, fermo sempre il limite massimo, nel caso di:
- nuove imprese, da costituirsi entro 60 giorni dal provvedimento di concessione del contributo;
- imprese già costituite a prevalente titolarità giovanili e/o femminili.
Quali imprese possono beneficiare del contributo?
Possono accedere al bando:
- Micro, piccole e medie imprese che presentano iniziative imprenditoriali in forma singola o in aggregazione, già costituite o che intendono costituirsi, incluse le ditte individuali e le società cooperative, le associazioni non riconosciute, le organizzazioni dotate di personalità giuridica non profit, nonché gli Enti del Terzo settore , iscritti o in corso di iscrizione al RUNTS;
- Persone fisiche;
- Imprese agricole per iniziative non riconducibili ai settori della produzione primaria dei prodotti agricoli.
Il sostegno è destinato a progetti imprenditoriali da localizzare in una o più unità locali ubicate nei comuni/borghi storici assegnatari di risorse per i “Progetti locali di rigenerazione culturale e sociale” (294 in totale), nel campo delle attività culturali, creative, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali.
Quali sono le spese ammissibili?
Sono ammissibili i progetti volti a rilanciare le economie locali valorizzando i prodotti, i saperi e le tecniche del territorio.
In particolare, sono ammissibili le seguenti spese:
- impianti, macchinari, attrezzature, arredi e mezzi mobili;
- beni immateriali (programmi informatici, brevetti, licenze e marchi, certificazioni);
- opere murarie fino al limite massimo del 40% dell’iniziativa di spesa ammissibile.
Sono, altresì, ammissibili, le seguenti spese di capitale circolante, fino al limite massimo del 20% della spesa:
- materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti connessi al processo produttivo;
- utenze relative alle unità locali oggetto dell’iniziativa imprenditoriale di investimento;
- canoni di locazione relativi alle unità locali oggetto dell’iniziativa imprenditoriale;
- prestazioni di servizi connesse all’attività agevolata;
- costo del lavoro dipendente da assumere a seguito della realizzazione dell’iniziativa imprenditoriale che non benefici di altre agevolazioni.
Sono finanziabili progetti fino a 150.000 €.
Domande dall’8 giugno al 28 settembre 2023. Le domande sono valutate secondo una procedura a graduatoria.
Consulta l’elenco dei comuni sul sito del Ministero della Cultura.
Aggiornato al 29.08.2023