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Finanza Agevolata

Gli incentivi per le imprese

Cos'è e come funziona la finanza agevolata?

“Grazie alla finanza agevolata puoi investire recuperando parte delle spese sostenute, favorendo la crescita della tua impresa”.

Spesso le aziende come la tua sentono citare questa frase, ma cos’è la finanza agevolata nel concreto? Come può supportare i tuoi investimenti?

Mettendoci nei panni delle imprese, non risulta sempre di facile comprensione capire le dinamiche sottostanti le agevolazioni, pur rappresentando un’ottima opportunità e uno strumento ormai imprescindibile. Per questo motivo abbiamo deciso di fare un po’ di chiarezza e parlarvi di:

Cosa si intende per finanza agevolata?
Da dove provengono le risorse degli incentivi per le imprese?

1.Cosa si intende per finanza agevolata?

Finanza Agevolata : Definizione

La finanza agevolata è uno strumento finanziario utilizzato dal legislatore a livello comunitario, nazionale, regionale o locale per favorire la competitività e lo sviluppo delle imprese. L’obiettivo è di incentivare gli investimenti sostenuti dal tessuto imprenditoriale, fornendo delle condizioni finanziarie, per l’appunto, agevolate. La finanza agevolata interviene attraverso gli incentivi.

Cos’è un incentivo?

E’ uno strumento di intervento pubblico che consente alle imprese di recuperare parte o l’intero importo di spesa di investimenti specifici, oppure ottenere la liquidità necessaria attraverso condizioni agevolate.

Ad esempio, nel caso di un incentivo a supporto del fotovoltaico, il soggetto beneficiario effettua l’investimento acquistando ed installando l’impianto fotovoltaico e grazie all’agevolazione potrà recuperare una percentuale delle spese sostenute.

Quali sono le forme di incentivo?

Le agevolazioni possono avere le seguenti forme:

Contributo a fondo perduto: concessione di una somma per la quale non è richiesta alcuna restituzione. Può distinguersi in contributo in conto capitale se copre una quota parte di un investimento o contributo in conto interessi se è finalizzato ad abbattere l’importo degli interessi stessi su un finanziamento. I contributi a fondo perduto sono concessi a fronte di investimenti per l’acquisto di beni strumentali o altre spese specifiche.

Finanziamento agevolato: finanziamento concesso attraverso l’utilizzo di risorse pubbliche, a tasso zero o a tasso inferiore a quello di mercato.
Credito d’imposta: credito che il soggetto beneficiario può utilizzare per compensare eventuali debiti dell’azienda per il pagamento dei tributi. Può essere quindi considerato come uno “sconto” che le imprese possono applicare sulle tasse da versare. Alcuni esempi di tali incentivi sono il Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali e il Credito d’imposta ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica e design.
Garanzia gratuita o a prezzo inferiore a quello di mercato: concessione, a titolo gratuito o a un prezzo inferiore a quello di mercato, di una garanzia sul finanziamento, a favore degli intermediari finanziari, e quindi a beneficio delle imprese.

Come funziona un contributo a fondo perduto?

Per capire meglio in cosa consiste beneficiare di un contributo a fondo perduto riportiamo il seguente esempio:

Un’azienda manifatturiera acquista un macchinario, beneficiando di un Bando che prevede la concessione di un contributo a fondo perduto pari al 60% delle spese sostenute.

Spese per l’acquisto del macchinario:

100.000 €

Contributo a fondo perduto del:

60%

Risparmio ottenuto sull’acquisto effettuato: 60.000 €

Gli incentivi per le imprese sono pubblicati grazie allo stanziamento di risorse provenienti principalmente da:

Piano Nazionale di Ripresa E Resilienza (PNRR)

Il Piano di Ripresa e Resilienza ha una durata di sei anni, dal 2021 al 2026, e una dimensione totale di 672,5 miliardi di € (312,5 sovvenzioni, i restanti 360 miliardi prestiti a tassi agevolati) ed è lo strumento attraverso il quale l’Unione Europea supporta la crescita e lo sviluppo del tessuto imprenditoriale, della transizione green e della coesione tra i Paesi membri. Molte delle risorse stanziate supportano, attraverso il loro finanziamento, incentivi ed agevolazioni per le imprese.

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Fondi europei concessi per lo sviluppo di Programmazioni Regionali, come il Fondo di Coesione e la programmazione PR FESR

Il Fondo di Coesione, e nello specifico la programmazione PR FESR 2021-2027 assegna alle singole regioni d’Italia risorse per l’emanazione di bandi ed ulteriori azioni, a sostegno delle imprese e delle famiglie. Da queste risorse provengono i “classici” bandi regionali, pubblicati periodicamente a sostegno di digitalizzazione, investimenti green, sviluppo aziendale, formazione e internazionalizzazione.

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2.Da dove provengono gli incentivi per le imprese?

Vi sono numerose fonti dal quale le diverse legislazioni attingono per finanziare gli incentivi. Le più importanti sono:

LEGGE DI BILANCIO

La Legge di Bilancio rappresenta lo strumento grazie al quale ogni anno vengono destinate determinate risorse per finanziare azioni e misure per la nazione, tra cui importanti incentivi per le imprese. La Manovra, consente quindi di avere una panoramica sugli incentivi futuri e gli ambiti di investimento su cui viene posta maggiore attenzione.

BANDI NAZIONALI

Il Governo provvede periodicamente all’approvazione di decreti contenenti modifiche, rifinanziamenti o nuovi incentivi per le imprese, valevoli a livello nazionale. Tali bandi sono spesso focalizzati su tipologie specifiche di investimento (es. Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali) o soggetti ammissibili (es. imprese del Mezzogiorno).

BANDI REGIONALI

Ciascuna Regione può approvare bandi estesi al tessuto imprenditoriale della regione di appartenenza. Tali incentivi supportano gli investimenti delle imprese grazie alla concessione di contributi a fondo perduto (Es. Bando Imprese Manifatturiere Lombardia), finanziamenti agevolati (es. Credito Adesso Evolution) ed altre forme agevolative.

E scopri la mappa dei principali incentivi per la tua impresa