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Revisione PNRR -Piano Transizione 5.0 e ulteriori novità

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Revisione PNRR -Piano Transizione 5.0 e ulteriori novità

L’8 Novembre 2023 il Consiglio Europeo ha approvato la revisione del PNRR proposta dall’Italia, già approvata il 24 Novembre 2023 dalla Commissione Europea, includendo diverse novità in tema di incentivi per le imprese.

Grazie alla modifica il nuovo Piano dovrebbe consentire di razionalizzare e fornire strumenti semplici ed efficaci al settore produttivo.

Quali revisioni prevede?

In particolare le modifica previste dalla revisione riguardano:

  • innalzamento delle risorse ora pari a 194,4 miliardi di €;
  • aumento del numero di missioni da 6 a 7 con l’introduzione del nuovo capitolo RepowerEU;
  • innalzamento del numero di riforme da 59 a 66.
  • novità in tema di incentivi a supporto degli investimenti delle imprese

Quali sono le novità in termini di incentivi per le imprese?

Le principali misure per le imprese, pari ad un ammontare di 12,4 miliardi di €, riguardando:

Crediti di imposta Transizione 5.0:

6,3 miliardi di €, in luogo dei 4 milioni di € previsti inizialmente, per il riconoscimento di 3 crediti d’imposta per le spese sostenute tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025 relativi a:

        -acquisto di beni strumentali materiali o immateriali 4.0 (3,78 miliardi di €);

        -acquisto di beni necessari per l’autoproduzione e l’autoconsumo da fonti rinnovabili (1,89 miliardi di €);

        -spese per la formazione del personale in competenze per la transizione verde (630 milioni di €).

Tali attività dovranno produrre dei risultati misurati in termini di efficienza energetica o risparmio di energia e l’intensità del beneficio fiscale aumenterà in base ai miglioramenti conseguiti.

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy è già al lavoro per l’emanazione delle norme di legge e dei decreti ministeriali, cui seguiranno i nuovi bandi per le nuove misure.

NOVITA’:

Secondo diverse anticipazioni:

  • Il progetto di innovazione deve essere finalizzato a ridurre i consumi energetici di almeno il 3% (oppure in alternativa, i processi interessati dall’investimento almeno del 5%) e basato esclusivamente sui beni strumentali materiali (macchine utensili, robot, magazzini automatizzati) e immateriali (software) tecnologicamente avanzati e interconnessi ai sistemi di fabbrica indicati nella legge di bilancio 2017 che aveva definito il piano Industria 4.0.
  • Saranno riconosciuti anche l’acquisto di beni per l’autoproduzione e autoconsumo da fonti rinnovabili e le spese per la formazione in competenze per la transizione ecologica.
  • Le aliquote del credito d’imposta varieranno in base ai volumi di investimento e risultati in termini di risparmio energetico, dal 5% al 45%.

 

Per rendere certe ed ufficiali le indicazioni, si attende la pubblicazione di un decreto di prossima emanazione.

Supporto alle Piccole e Medie Imprese per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili

320 milioni di € per supportare le PMI che acquistano sistemi e tecnologie digitali per la produzione di energia da fonti rinnovabili per l’autoconsumo, lo stoccaggio e l’accumulo.

Supporto al sistema produttivo per la Transizione Ecologica, Tecnologie Net Zero e competitività e resilienza delle filiere produttive strategiche

2,5 miliardi di € per sostenere lo sviluppo delle filiere strategiche per la transizione verso un’economia a zero emissioni, l’efficienza energetica dei processi produttivi e la sostenibilità degli stessi.

Parco Agrisolare

850 milioni di € per le aziende agricole e di allevamento, per sostenere l’installazione di pannelli fotovoltaici, sistemi di gestione intelligente dei consumi elettrici ed accumulatori, nonché per incentivare la realizzazione di tetti energetici. Tali risorse si sommano ai 1,5 miliardi di €, inizialmente stanziati per l’edizione del Bando Parco Agrisolare 2023; ammontano così a 2,3 miliardi di € i fondi complessivi destinati alla misura e che andranno a coprire anche le domande presentate in overbooking.

Contratti di Filiera

2 miliardi di € per il finanziamento dei contratti di filiera nei settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo. 

Fondo tematico BEI per il turismo

308 milioni di € aggiuntivi per sostenere il rafforzamento strutturale e la competitività del settore turistico.


Leggi il comunicato sul sito del Governo.

Aggiornato al 31.01.24

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