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Le novità del Decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2022

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Decreto Fiscale: tutte le novità del decreto collegato alla Leggi di Bilancio 2022

Il 21 Ottobre 2021 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.252 il Decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2022, recante “misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili”.

Il Decreto, che entra in vigore dal 22 Ottobre 2021, contiene disposizioni previste in ambito fiscale, pensate per agevolare i contribuenti debitori. Inoltre, il decreto fiscale interviene con alcune misure focalizzate in materia di sicurezza sul lavoro.

 

Tra le modifiche previste dal Decreto Fiscale, ci sono due novità importanti per le imprese:

  • Correzione delle sanzioni previste per il Credito di imposta in Ricerca e Sviluppo;
  • Revisione della disciplina del Patent box.

 

Quali sono le novità per le sanzioni del Credito imposta ricerca e sviluppo?

Gli aggiornamenti riguardano chi ha indebitamente utilizzato in compensazione il credito d’imposta per investimenti in attività di ricerca e sviluppo maturato tra il 2015 e il 2019.

La somma potrà essere restituita senza sanzioni e interessi, entro il 16 dicembre 2022, in unica soluzione o in tre rate annuali di pari importo. Nella seconda ipotesi si devono aggiungere gli interessi legali con decorrenza dal 17 dicembre 2022.

La sanatoria non può essere fruita nelle ipotesi di condotte fraudolente, documenti falsi, fatture per operazioni inesistenti, e assenza di documentazione.

La procedura prevede la presentazione di una richiesta all’Agenzia delle entrate entro il 30 settembre 2022, utilizzando il modello e seguendo le modalità che saranno indicati in un provvedimento da emanare entro il 31 maggio 2022.

Quali modifiche sono apportate al Patent box?

La “vecchia” normativa del Patent box, non più valida dall’entrata in vigore del Decreto Fiscale collegato alla Leggi di bilancio, prevedeva una detassazione del 50% dei redditi derivanti dall’utilizzo di determinati beni immateriali relativi ad attività di ricerca e sviluppo.

Con il nuovo regime le imprese possono usufruire invece di una deduzione maggiorata del 90% per i costi di ricerca e sviluppo ammissibili.

Nell’elenco dei beni ammissibili all’agevolazione vengono fatti rientrare anche i marchi d’impresa che, dal 2017, erano stati esclusi dalla “vecchia” disciplina.

Si attende un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate per conoscere le modalità di adesione al nuovo regime. Tuttavia, chi deciderà di usufruirne, non potrà ottenere il Bonus Ricerca e Sviluppo previsto dalla legge di bilancio 2020.

 

Leggi il testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

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