Contratti sviluppo Agroindustria
Nuovo sportello Contratti sviluppo Agroindustria: contributo fino al 60%
La Commissione europea ha approvato un regime italiano da 910 milioni di € per sostenere lo sviluppo del settore agroindustria, sbloccando l’apertura di un nuovo sportello dei Contratti di sviluppo.
Il regime, che rimarrà attivo fino al 31 dicembre 2029, è finanziato parzialmente dal risorse provenienti dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).
Quali sono i soggetti ammessi al contributo?
Possono presentare domanda per i Contratti di sviluppo le imprese di qualsiasi dimensione appartenenti al settore della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli (settore agroindustria).
Il contratto di sviluppo può essere realizzato da più soggetti in forma congiunta con il contratto di rete.
Quali sono gli interventi ammissibili?
Il contributo ha l’obiettivo di promuovere lo sviluppo di un settore agricolo maggiormente intelligente, competitivo, resiliente e diversificato. Rientrano tra gli interventi ammissibili i progetti riguardanti:
- creazione di una nuova unità produttiva;
- ampliamento della capacità di un’unità produttiva esistente;
- riconversione di un’unità produttiva esistente;
- ristrutturazione di un’unità produttiva esistente.
In cosa consiste il contributo?
I contratti di sviluppo prevedono la concessione di un finanziamento agevolato e/o un contributo a fondo perduto variabili in base all’area di riferimento e alla dimensione aziendale. Il contributo è pari ad una percentuale del:
- Regioni del Sud:
-Grandi imprese: 40%
-Medie imprese: 50%
-Piccole imprese: 60%
- Restanti aree del territorio nazionale:
-Grandi imprese: 30%
-Medie imprese: 40%
-Piccole imprese: 50%
Le imprese del settore dell’agroindustria possono presentare domanda a partire dal 20 ottobre 2023.
Leggi il comunicato stampa sul sito della Commissione europea.
Aggiornato al 12.10.2023