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Credito d’Imposta ricerca sviluppo 2022

credito imposta ricerca e sviluppo

Credito d’imposta ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica e design 

Il Credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica e design è l’incentivo che supporta la competitività delle imprese e ne favorisce i processi di transizione digitale e di sostenibilità ambientale.

 

Chi può beneficiare del credito d’imposta?

Possono beneficiarne le imprese di qualsiasi dimensione, indipendentemente dalla natura giuridica e dal settore economico di appartenenza.

A quanto ammonta il contributo?

Il Credito d’imposta ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica e design prevede aliquote e massimali di spesa diversi in base al tipo e l’anno di investimento . Nello specifico:

 

credito imposta ricerca e sviluppo

CERTIFICAZIONE PREVENTIVA E RIVERSAMENTO SPONTANEO

E’ stato pubblicato il Gazzetta Ufficiale il DPCM che stabilisce il funzionamento delle certificazioni preventive utili alle imprese per qualificare come idonee le attività di ricerca e sviluppo, di innovazione tecnologica e di design e ideazione estetica ai fini della fruizione del credito d’imposta e le maggiorazioni relative ai progetti di innovazione tecnologica finalizzati al raggiungimento di obiettivi di innovazione digitale 4.0 o di transizione ecologica.

I soggetti che potranno rilasciare tale certificazione dovranno rientrare nell’Albo dei certificatori abilitati, al quale potranno iscriversi: 

  • persone fisiche con titolo di laurea idoneo che nei tre anni precedenti abbiano valutato almeno 15 progetti;
  • imprese che erogano servizi di consulenza aventi ad oggetto progetti di ricerca, sviluppo e innovazione;
  • centri di trasferimento tecnologico in ambito Industria 4.0 certificati ai sensi del decreto direttoriale del Ministero dello sviluppo economico 22 dicembre 2017
  • Competence Center;
  • Poli europei per l’innovazione digitale;
  • Università statali, le Università non statali legalmente riconosciute e gli enti pubblici di ricerca.

 

Con riferimento ai progetti di ricerca e sviluppo relativi alle annualità 2015-2019, le aziende potranno certificare le attività effettuate ed in caso di non conformità provvedere al riversamento spontaneo del bonus.

 

NOVITA’: Con l’aggiornamento del 28 marzo dell‘Agenzia delle Entrate si conferma la possibilità di revocare l’istanza (originaria o sostitutiva, solo nel caso in cui il contribuente non abbia ancora effettuato il versamento dell’univa soluzione o della prima rata) fino al 30 giugno 2024 e si aggiornano le tempistiche per l’accesso alla procedura (30 luglio 2024) e per i versamenti dell’unica soluzione o delle tre rate (16 dicembre degli anni 2024, 2025 e 2026).

CUMULABILITA’

Con riferimento al cumulo tra Patent Box e Credito d’imposta per attività in ricerca, sviluppo, innovazione tecnologica e design, nel caso in cui i costi rilevino ai fini di entrambe le misure, è necessario diminuire la base di calcolo del Credito d’imposta per investimenti in ricerca, sviluppo, innovazione tecnologica e design dell’effetto fiscale derivante dal Patent, considerando sia imposte sui redditi che Irap. La “decurtazione del beneficio del Patent Box” è applicabile solo a partire dall’esercizio 2020 (quindi tale diminuzione della base di calcolo non è richiesta per gli esercizi 2015-19 di vigenza della “vecchia disciplina” del Bonus R&S). Inoltre, l’Agenzia delle Entrate ha precisato che l’eventuale restituzione del credito d’imposta RSID può avvenire senza applicazione di sanzioni e interessi in quanto al momento della fruizione del credito d’imposta il contribuente si è conformato alle disposizioni al momento applicabili.

Con la pubblicazione del 29 marzo 2024 in Gazzetta Ufficiale del Decreto agevolazioni fiscali si introduce l’obbligo di inviare una comunicazione ex-ante ed ex-post al MIMIt ai fini della fruizione del credito. In particolare: 

  1. la comunicazione ex ante dovrà indicare l’ammontare degli investimenti da effettuare, la presunta ripartizione negli anni e la relativa fruizione.
  2. La comunicazione ex-post dovrà poi aggiornare la precedente al completamento degli investimenti.
  3. La comunicazione riguarda:
  • il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali 4.0 per investimenti effettuati dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023 in caso di crediti maturati e non ancora fruiti;
  • il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali 4.0 per investimenti effettuati a partire dal 1° gennaio 2024.

Si attende un successivo decreto direttoriale del MIMIT per il nuovo modello di comunicazione, il contenuto, le modalità e i termini di invio. 

Aggiornato al 03.04.2024

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